lunedì 13 giugno 2011

nastri che passione

In tempi di crisi e anche di eco-sensibilità magari invece di optare per decorazioni floreali molto stravaganti si possono utlizzare nastri e fiocchi per decorare il nostri ricevimento all'aperto dando un tocco di romanticismo e delicatezza!

L'idea è semplice e molto scenografica poi se si vuole osare un pochino si possono anche aggiungere luci colorate per la sera!

Un po' di bon ton....

ma non per le nostre amiche sposine... !!! ma per le nostre colleghe wedding planner!

bene non sto delirando questa mattina! sebbene sia lunedì e in ufficio un po' tutto è un delirio. A dire il vero ora sono in brevissima pausa e approfitto del nostro blogghino per scrivere un paio di righe a proposito di quanto spiacevolmente accaduto lo scorso fine settimana.
Allora mi sono fatta un paio di giorni in giro con una deliziosa coppia alla ricerca della location giusta per il loro matrimonio del prossimo anno. (ovviamente l'abbiamo trovata! tranquille). Nel nostro pellegrinare tra paesini della Toscana e dell’Umbria, siamo arrivati in un delizioso posticino che ho già utilizzato più di una volta per cerimonie sia religiose e civili. Arrivati in questo remoto e caratteristico borgo del tutto fuori dal mondo eravamo li che passeggiavamo per le viuzze strette, quando faccio notare alla mia coppia che se volevano potevano visitare anche la sala che spesso viene utilizzata per la celebrazione di matrimoni civili visto che stranamente era aperta. Fuori della sala stava impietrita una ragazza dai lunghi capelli biondi con una cartelletta in mano e un aria un pochino ansiosa. Visto che era vestita con un impeccabile tailleur blue, ho pensato fosse li per qualche evento o manifestazione e chiedo “gentilmente” se potevamo accedere alla sala. E lei per tutta risposta:
“Ma non vede che io sono una wedding planner e qui c’è un matrimonio?”. Essendo i miei clienti anglosassoni ovviamente non hanno capito una parola di quello che la gentilissima collega ha tuonato ed essendo io persona educata ho chiesto scusa per la gravissima impudenza di non averla riconosciuta e per aver in qualche modo disturbato (premetto non avevamo neanche salito le scale) un evento che tuttavia si teneva in una sala aperta al pubblico e come da codice civile, visitabile a tutti. Visibilmente in imbarazzo con i miei clienti continuiamo la passeggiata per le viuzze per raggiungere la chiesetta (quella che a noi veramente ci interessava) e arrivati a destinazione troviamo davanti all’ingresso una coppia di ragazzi in abiti da cerimonia decisamente con aria un pochino trafelata. Intuito che si trattava di ospiti del matrimonio di cui sopra, gentilmente chiedo se potevamo essere utili e loro mi spiegano che dovevano assistere alla cerimonia e che non trovavano la sala. Educatamente li accompagno fino all’ingresso della sala, dove stava ancora la Wedding Planner di cui sopra che sbuffando un pochino fa notare ai mal capitati che erano in ritardo e che la cerimonia era iniziata.
Conclusione:

1. Come si fa a riconoscere una wedding planner? No spiegatemelo perché io faccio questo lavoro da 10 anni e non sono mai andata in giro con una cartelletta in mano con scritti wedding planner e tailleur blu. Forse ho sbagliato?

2. Qualunque sia la domanda… rispondere è sempre indice di cortesia. (domandare è lecito, rispondere è cortesia);

3. Come si fa a rimproverare un ospite del fatto che è arrivato in ritardo?
Magari questa nostra collega è un po’ sotto pressione, e questo capita a tutti, ma la poca educazione non è mai giustificata quando si sta lavorando! Mai.

Vi prego di lasciare qualche commento che non censurerò per nessun motivo!

Baci a tutte

Ro’
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